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Da due manoscritti, uno conservato nella Biblioteca Corsiniana di Roma e un altro nella Scuola di Medicina di Montpellier, è stata trascritta un'opera di scienza nella quale Giambattista della Porta contava di raccogliere, attraverso lunghe schedature di tipo enciclopedico, gli esiti del suo operare di scienziato: un'opera per la quale aveva inventato il titolo di Taumatologia e aveva indicato come dedicatarlo alll'imperatore Rodolfo II, ma che per varie difficoltà, non riuscì a completare e mandare alla stampa. Questa edizione della Taumatologia - inserita com'è nella collana della Edizione Nazionale delle Opere di Giambattista della Porta - si presenta come recupero di un progetto culturale e nello stesso tempo come richiamo di una prossima data, 2015, che segnerà il quarto centenario della morte dell'autore. Il quesito principe che il Della Porta propone e riavvia ogni volta che se ne riesamina una pagina o un concetto, è se si sia integrato nella scienza rinascimentale o se invece sia rimasto ancorato al nozionismo medievale.